Paolo Cugini
Nel pomeriggio di Sabato
28 di settembre la parrocchia di san Vincenzo de Paoli, che sto accompagnando
da circa un anno, ha realizzato un atto di sensibilizzazione nei confronti
delle persone che tentano il suicidio. L’evento ha avuto l’appoggio di alcune
entità dell’archidiocesi e, in particolare la SAPFAM (servizio di assistenza
psicologica dell’Arcidiocesi), il Progetto Vita Attiva e il nostro Progetto
Margens. Le sette comunità hanno partecipato preparando striscioni e
cartelloni.
Il 10 settembre è
ufficialmente la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. Nel 2024 il
motto è “Se ne hai bisogno, chiedi aiuto!”.
Il suicidio è una triste
realtà che colpisce il mondo intero. Secondo l’ultima ricerca condotta
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS nel 2019, nel mondo si sono
registrati più di 700.000 suicidi. In Brasile se ne sono registrano circa
14mila casi all'anno, ovvero in media 38 persone si suicidano al giorno.
Sebbene i numeri stiano
diminuendo in tutto il mondo, i paesi delle Americhe stanno andando contro
questa tendenza, con tassi che continuano ad aumentare, secondo l’OMS. È noto
che, praticamente il 100% dei casi di suicidio, sono legati a malattie mentali,
per lo più non diagnosticate o non adeguatamente trattate. Pertanto, la maggior
parte dei casi avrebbe potuto essere evitata se questi pazienti avessero avuto
accesso a cure psichiatriche e informazioni di qualità.

Il quartiere Compensa di
Manaus è tristemente famoso su questo tema, a causa del ponte costruito nel
2011 sul Rio Negro e dal quale varie persone tentano il suicidio, lanciandosi
dal punto più alto. Proprio oggi, giorno della manifestazione, alla mattina un
uomo si è gettato dal ponto e, nel pomeriggio, una giovane di 26 anni è stata
fermata in tempo dalla polizia, chiamata sul posto.
La parrocchia di San
Vincenzo de Paoli è molto sensibile al problema e, per questo, da anni ha
attivato un servizio psicologico gratuito con due psicologhe. Anche
l’Archidiocesi di Manaus è molto attenta al tema, soprattutto nella figura di
Mons. Hudson, neoeletto vescovo ausiliare di Manaus e, da due anni, Rettore
della facoltà Cattolica dell’Amazzonia. Don Hudson, essendo tra le altre cose
psicologo, ha creato un gruppo di persone, che stanno mettendo in rete
psicologi e psicologhe, che lavorano nelle parrocchie per accompagnare la
grande sofferenza mentale riscontrata nel territorio.
La realizzazione dell'evento è stata possibile grazie al sostegno del PROGETTO MARGENS.
Dati sui suicidi
Il suicidio è un
importante problema di salute pubblica, con ripercussioni sulla società nel suo
complesso. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS, ogni
anno muoiono più persone a causa del suicidio che dell’HIV, della malaria o del
cancro al seno – o di guerre e omicidi.
Tra i giovani di età
compresa tra 15 e 29 anni, il suicidio è stata la quarta causa di morte dopo
gli incidenti stradali, la tubercolosi e la violenza interpersonale. Si tratta
di un fenomeno complesso, che può colpire individui di diversa origine, genere,
cultura, classe sociale ed età.
Secondo i dati della
Segreteria della Sorveglianza Sanitaria diffusi dal Ministero della Salute nel
settembre 2022, tra il 2016 e il 2021 si è registrato un aumento del 49,3% dei
tassi di mortalità per gli adolescenti dai 15 ai 19 anni, arrivando al 6,6 per
100mila, e del 45% tra gli adolescenti di età compresa tra 15 e 19 anni. da 10
a 14, arrivando a 1,33 ogni 100mila.
Secondo i dati condivisi
nel sito dell’evento Settmbre Giallo, in Brasile, muore per suicidio il 12,6%
ogni 100mila uomini contro il 5,4% ogni 100mila donne. I tassi tra gli uomini
sono generalmente più alti nei paesi ad alto reddito (16,6% per 100.000). Per
le donne, i tassi di suicidio più elevati si riscontrano nei paesi a reddito
medio-basso (7,1% ogni 100.000).
Attualmente, solo 38
paesi hanno una strategia nazionale di prevenzione del suicidio